La Cooperativa Sociale “LA MERIDIANA” di Monza ha elaborato un progetto sperimentale per intervenire in maniera originale in aiuto all’anziano con problemi di demenza tenuto conto che trattasi di una delle sfide più complesse per qualsiasi operatorie nell’ambito dei servizi socio sanitari.

Il progetto che la Fondazione Cenci Gallingani ha deliberato di sostenere per la sua realizzazione, si propone di intervenire su quelle che riconosce come le tre dimensioni del problema: il malato, la sua famiglia e gli operatori che lo seguono.

In particolare, in un’ottica sperimentale, si intende sostenere e contribuire all’assistenza delle persone affette da deterioramento cognitivo ancora residenti al proprio domicilio, affinché, attraverso una serie di interventi domiciliari ed extradomiciliari, sia essi che le loro famiglie, possano vivere con maggiore facilità e serenità i problemi legati alla malattia.

Concretamente la sperimentazione ha preso in considerazione 10 anziani frequentanti il Centro Diurno Integrato “Costa Bassa” gestito dalla cooperativa la Meridiana e si sviluppa su due percorsi:

il primo rivolto all’anziano destinatario del progetto, costituito da proposte di tipo animativi ed assistenziale, da realizzarsi all’interno del Centro;
il secondo, rivolto ai suoi famigliari o care-givers, da concretizzarsi presso il domicilio dell’anziano ( o presso altra sede ) e finalizzato sia all’insegnamento di tecniche comportamentali e di convivenza, sia a sostenere psicologicamente e praticamente il care-giver nello svolgimento delle sue attività di assistenza e cura.
La ricerca si è svolta nel triennio 2000-2003 per:

la fattibilità ed i contorni di un modulo operativo sul modello del nucleo Alzheimer, da realizzarsi all’interno di un CDI classico;
il livello di affidabilità di tecniche e progetti da realizzarsi all’interno del nucleo sopraccitato;
il grado di impatto delle tecniche e dei percorsi progettuali sul sistema CDI;
i percorsi da attuarsi con l’anziano demente presso il suo domicilio;
i percorsi da attuarsi con il nucleo familiare dell’anziano demente, al fine di consentirgli un sollievo temporaneo in alcune fasi della giornata e , di conseguenza, una tenuta nel tempo;
la possibilità di creare modelli compatibili, generalizzabili e replicabili, dando un significato complessivo e funzionale al progetto al di fuori dell’ambito sperimentale;
la valutazione delle caratteristiche problematiche insite nel percorso progettuale.
I risultati sono a disposizione di chi ne faccia richiesta.